Il sistema Casaleggio by Canestrari Nicola Biondo Marco

Il sistema Casaleggio by Canestrari Nicola Biondo Marco

autore:Canestrari, Nicola Biondo, Marco [Canestrari, Nicola Biondo, Marco]
La lingua: eng
Format: epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Chi tocca Wolf è fuori

O stai con Lanzalone o sei fuori. Questa è la morale della storia dello stadio romano. La Raggi lo sa benissimo e per questo gioca due parti in commedia: da un lato accetta l’arrivo dell’avvocato genovese, dall’altro le sue chat raccontano il suo disagio.

Il primo scambio avviene tra la Raggi e Alessandra Agnello e Eleonora Guadagno, le consigliere grilline del IX Municipio, la zona dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio. Definiscono l’opera un «ecomostro» e chiedono di «incontrare i cittadini per spiegare la propria contrarietà». «Credo sia indispensabile» scrive una delle due «un incontro con tutti loro e con Bonafede e Fraccaro per spiegare la situazione», altrimenti diventa una «polveriera che può esplodere». La Raggi risponde un «assolutamente sì» che viene avallato anche dall’assessore allo Sport, Daniele Frongia. In un’altra chat, una consigliera si lamenta perché gli incontri, «soprattutto quello sullo stadio», sono stati organizzati quando le commissioni erano ancora in corso, ed è «scorrettissimo». Il sindaco parla di «situazioni esplosive», si meraviglia di non riuscire a «venirne a capo» e spiega che il «calendario è stato deciso sulla base della disponibilità degli avvocati di Livorno da Fraccaro e Bonafede [...] o forse dalla mia segreteria». Il governo di Roma e l’opera da due miliardi di euro vengono gestiti così.

Anche su altri progetti il potere di Lanzalone è totale. La partita sui Mercati generali si chiude con un accordo annunciato dalla giunta e la Raggi chiede in chat di inviare il materiale relativo subito a Lanzalone. «Ex Mercati generali» scrive il sindaco, «chi di voi ha il materiale relativo? Dobbiamo darlo subito a Lanzalone». Risponde la presidente della Commissione Urbanistica: «Ho alcuni materiali». La Raggi replica di fretta: «Inviali i portali subito a Lanzalone».

L’ex capogruppo Ferrara, su un altro progetto che il M5s ha portato in Consiglio comunale, scrive: «Abbiamo fatto un passaggio con Lanzalone che ha dato l’ok» e, pertanto, si va avanti anche se «la Turchi», che è stata vicesegretario e capo dell’Anticorruzione comunale, aveva annunciato un «parere negativo». Basta «l’ok» di Lanzalone.

Gli avvocati di Livorno, spiega una consigliera presente alle riunioni, sono quelli dello studio Lanzalone, che aveva ben lavorato con la giunta Nogarin. «A tutti gli incontri parteciperanno Bonafede, Fraccaro e gli avvocati», scrive sempre a gennaio 2017 l’ex capogruppo Paolo Ferrara ed elenca una sfilza di sette appuntamenti sui temi più vari, dai trasporti all’ambiente.

Ferrara è tra gli uomini più fidati di Lanzalone, la sua longa manus nel gruppo consiliare. Di lì a poco stringerà rapporti anche con il costruttore della stadio Parnasi.

Da una parte c’è Lanzalone e il suo dispositivo. Dall’altra chi gli si oppone. L’assessore all’Urbanistica Paolo Berdini rilascia durissime dichiarazioni contro la Raggi e il progetto stadio e si dimette. Non sarà il solo.

Il sistema Lanzalone decreta la giravolta sullo stadio perché è protetto ai massimi livelli del MoVimento che vogliono che lo stadio si faccia. La saldatura tra il sistema dell’avvocato genovese e quello di Davide Casaleggio ha una data precisa: il 20 febbraio 2017 Beppe Grillo



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